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Al via Special Olympics sulle nevi di Pinzolo

Dopo il successo dello scorso inverno, Special Olympics ha deciso di fermarsi a Pinzolo anche quest’anno per disputare, dal 25 al 31 gennaio, le gare della XXI edizione dei Giochi Nazionali Invernali, tutti dedicati a ragazzi con disabilità intellettive. Una settimana di gare e festa, che comincerà con la cerimonia d’apertura di martedì 26 e la presenza di una testimonial importante, Melania Corradini, giovane atleta della nazionale italiana di sci e portabandiera alle Paralimpiadi di Torino 2006. Gli atleti sfileranno per il paese, verrà accesa la fiaccola e ad animare la serata lo spettacolo della compagnia Mercanti di luce, che si esibirà in giochi di abilità con il fuoco. Sulle piste del Doss del Sabion si disputeranno le competizioni di sci alpino e di snowboard, mentre sulla pista Frassanida di Carisolo prenderà il via la gara di fondo. Non era mai successo che le gare si , per due edizioni di fila, nello stesso comprensorio. E invece a Pinzolo è toccato questo onore, insieme a quello di aver raggiunto il record di atleti coinvolti: saranno in 250, accompagnati da 150 tecnici, 300 volontari e centinaia di familiari, categoria che di solito scarseggia nelle gare di alto livello. “Ma lo sport - ripete e sottolinea Sandro Palazzotti, vicepresidente nazionale Special Olympics - vuole essere in questa occasione educazione alla comprensione reciproca, piena integrazione delle persone con disabilità.” Con questo intento si disputeranno, oltre alle classiche gare di sci alpino (GS, SL e superG), sci di fondo, snowboard, floor hockey, anche una staffetta e una corsa con le racchette da neve in cui ragazzi con e senza disabilità gareggeranno nella stessa squadra. È il cosiddetto “sport unificato”, il miglior modo per invogliare i ragazzi a dare il meglio di sé, a collaborare con i propri compagni e, soprattutto, perché rimanga loro il ricordo di una bella esperienza, e non quella di una gara fine al solo risultato. Perché quando lo sport non è solo agonismo, si riesce ad assaporare quel valore in più che sa lasciare una discesa, quell’insegnamento di vita che traspare dal giuramento di questi atleti speciali: "Che io possa vincere ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze".

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