Lo spagnolo Puigblanque vince il suo 7° Rock Master

La 26° edizione del Rock Master di arrampicata sportiva, tenutasi nella magnifica cornice dello stadio del climbing di Arco, è stata caratterizzata dal clima magnifico e dalle numerosissime presenze di pubblico, che hanno garantito il tutto esaurito per quasi un’intera settimana. 
Nella specialità speed, fra gli uomini ha dominato il ceco Hroza Libor, figura ormai leggendaria del mondo dell’arrampicata, che ha battuto il sorprendente cinese Quxin Zhong. Al terzo posto il russo Stanislav Kokorin, che ha preceduto di un decimo di secondo il polacco Marcin Dzienski. Il primo degli italiani Leonardo Gontero, ottavo, eliminato nei quarti di finale. Secondo degli italiani Alessandro Santoni. Fra le donne, dominio tutto russo. Alina Gaidamakina, ha vinto la finale anche grazie alla caduta della connazionale Mariia Krasavina, giunta seconda. Sul gradino più basso del podio Kseniya Polekhina, che ha dominato la finale di consolazione, contro la francese Anouck Jaubert. Soltanto tredicesima l’italiana Martina Zanetti.

Nella specialità lead, ovvero l’arrampicata ormai considerata classica, non c’è stata storia nell’edizione maschile. A dominare la gara è lo spagnolo Ramòn Julian Puigblanque, unico a raggiungere il top, davanti al campione del mondo, l’austriaco  Jakob Schubert ed allo sloveno Domen Skofic. Il primo italiano, Stefano Ghisolfi giunto al 7° posto, mentre Francesco Vettorata è nono.
Fra le donne, il dominio è meno netto, la gara è vinta dalla slovena Mina Markovic, che supera di poco la sorpresa di questa edizione, la coreana Jain Kim, atleta agile e molto rigorosa. Altri occhi a mandorla sul gradino più basso del podio, la giapponese Akiyo Noguchi. Delusione per la russa Dinara Fakhritdinova, giunta quarta, e data fra le favoritissime alla vigilia della manifestazione. Delusione in casa azzurra, soltanto ottava la beniamina del climbing azzurro, Jenny Lavarda